L'amico Ritrovato
di e con
Emilio Barone
regia
Emilio Barone
Massimiliano Ferrari
Ispirato all'omonima novella di Fred Uhlman
progetto realizzato con il sostegno
del Rialto Sant'Ambrogio
- Ho esitato un po' prima di scrivere che "avrei dato volentieri la vita per un amico", ma anche ora, a trent'anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un'esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico ma che l'avrei fatto pure con gioia.-
F.U.
L'amico ritrovato è una storia di amicizia al tempo dell'Olocausto.
E' importante parlare di amicizia in un tempo in cui i rapporti tra le persone stanno radicalmente cambiando. La possibilità di moltiplicare le relazioni, di accorciare le distanze, di far arrivare la propria voce in un istante all'altro capo del mondo si scontra con il rischio di un progressivo svuotamento del legame diretto con una singola persona.
Le sfide del contemporaneo, però, riguardano le nuove generazioni, il compito di un educatore è fornire ai ragazzi gli strumenti per affrontarle, raccontando da dove veniamo e lasciando loro il compito di decidere dove saremo. Per questo abbiamo deciso di raccontare un'amicizia romantica, così lontana nei tempi e nei modi del suo svolgersi: perché l'esperienza teatrale possa essere per i ragazzi come uno specchio deformante, in cui, dietro le differenze, ci si possa riconoscere.
Le tematiche dell'ascesa del nazismo e del genocidio degli ebrei sono l'altro protagonista della novella di Uhlman. Rispetto ad altre testimonianze i toni sono tenui, l'orrore dello sterminio si avverte in lontananza ma non è mai descritto in tutta la sua cruenza. Eppure, tra le righe, si avverte tutta la disperazione dei sopravvissuti, come se il pudore e lo sforzo di rimozione ci rendessero ancora più vicini al protagonista. In Uhlman abbiamo trovato un modo poetico e umano di raccontare una tragedia immensa.
Debutto: 2014
E' importante parlare di amicizia in un tempo in cui i rapporti tra le persone stanno radicalmente cambiando. La possibilità di moltiplicare le relazioni, di accorciare le distanze, di far arrivare la propria voce in un istante all'altro capo del mondo si scontra con il rischio di un progressivo svuotamento del legame diretto con una singola persona.
Le sfide del contemporaneo, però, riguardano le nuove generazioni, il compito di un educatore è fornire ai ragazzi gli strumenti per affrontarle, raccontando da dove veniamo e lasciando loro il compito di decidere dove saremo. Per questo abbiamo deciso di raccontare un'amicizia romantica, così lontana nei tempi e nei modi del suo svolgersi: perché l'esperienza teatrale possa essere per i ragazzi come uno specchio deformante, in cui, dietro le differenze, ci si possa riconoscere.
Le tematiche dell'ascesa del nazismo e del genocidio degli ebrei sono l'altro protagonista della novella di Uhlman. Rispetto ad altre testimonianze i toni sono tenui, l'orrore dello sterminio si avverte in lontananza ma non è mai descritto in tutta la sua cruenza. Eppure, tra le righe, si avverte tutta la disperazione dei sopravvissuti, come se il pudore e lo sforzo di rimozione ci rendessero ancora più vicini al protagonista. In Uhlman abbiamo trovato un modo poetico e umano di raccontare una tragedia immensa.
Debutto: 2014