Il gioco dei miti
di e con
Alessandra Chieli
Francesco Petti
tratto da
“Miti romani” raccontati da Carola Susani
con illustrazioni di Rita Petruccioli
edizioni © 2013 laNuovafrontiera
progetto realizzato con il sostegno
del Rialto Sant' Ambrogio
Alessandra Chieli
Francesco Petti
tratto da
“Miti romani” raccontati da Carola Susani
con illustrazioni di Rita Petruccioli
edizioni © 2013 laNuovafrontiera
progetto realizzato con il sostegno
del Rialto Sant' Ambrogio
Gli antichi romani sono un po’ i nostri nonni. E come tutti i nonni, amano raccontare favole ai loro nipotini. O raccontare di se stessi, di quando erano bambini, e poi giovani, di quanto erano belli quei tempi. Magari ricamandoci un po’ su. Tutti noi ci siamo cresciuti, con quelle favole, con le leggende della Roma antica. E, anche se le abbiamo accantonate in un angolo della nostra memoria, a volte può bastare l’eco di un nome perché tutto quel mondo ci torni alla mente.
La civiltà romana sono le nostre radici. Ritornare a quei racconti è capire da dove veniamo, è tenere viva la memoria, l’identità, la cultura. Non è vecchiume, siamo noi. E questi miti ci si presentano davvero come favole, e come tali, con un linguaggio moderno ma non traditore, ce li presenta Carola Susani. La nostra trasposizione teatrale si avvale proprio di questo linguaggio semplice, immediato e tuttavia penetrante.
Si racconta, in questo spettacolo. Si racconta un po’ come si faceva un tempo, tutti in cerchio intorno al cantastorie. Ed ecco allora intrecciarsi le incredibili storie di Giano, di Romolo e Remo, di Muzio Scevola e delle Sabine. E si gioca, oltre che con le parole, anche con gli altri linguaggi che il teatro mette a disposizione per ri-creare, per stimolare la fantasia del bambino.
La messa in scena si avvale, oltre che di canti, suoni e rumori dal vivo, anche dell’apporto visuale dell’illustratrice Rita Petruccioli.
Lo spettacolo mescola Storia e leggenda, narrazione e divertimento, per trasmettere, con leggerezza, un patrimonio culturale e mitologico importante.
N.B.: Lo spettacolo presenta due versioni: una per le scuole elementari e una, ridotta e semplificata, per le materne.
Debutto: 2015
La civiltà romana sono le nostre radici. Ritornare a quei racconti è capire da dove veniamo, è tenere viva la memoria, l’identità, la cultura. Non è vecchiume, siamo noi. E questi miti ci si presentano davvero come favole, e come tali, con un linguaggio moderno ma non traditore, ce li presenta Carola Susani. La nostra trasposizione teatrale si avvale proprio di questo linguaggio semplice, immediato e tuttavia penetrante.
Si racconta, in questo spettacolo. Si racconta un po’ come si faceva un tempo, tutti in cerchio intorno al cantastorie. Ed ecco allora intrecciarsi le incredibili storie di Giano, di Romolo e Remo, di Muzio Scevola e delle Sabine. E si gioca, oltre che con le parole, anche con gli altri linguaggi che il teatro mette a disposizione per ri-creare, per stimolare la fantasia del bambino.
La messa in scena si avvale, oltre che di canti, suoni e rumori dal vivo, anche dell’apporto visuale dell’illustratrice Rita Petruccioli.
Lo spettacolo mescola Storia e leggenda, narrazione e divertimento, per trasmettere, con leggerezza, un patrimonio culturale e mitologico importante.
N.B.: Lo spettacolo presenta due versioni: una per le scuole elementari e una, ridotta e semplificata, per le materne.
Debutto: 2015
Foto di Dario Vegliante